- Autore articolo Di Liliana Frontela
- Data dell'articolo 3 Agosto 2022
STABAT, LO STARE - ANDARE DI MARIA
Nel mese di agosto festeggiamo una delle maggiori solennità dedicate a Maria. Proviamo ad avvicinare la Sua figura in stile “Made in Loppiano”.
Non è facile parlare di Maria. Da una parte non si vuole cadere nella trappola dei dolci semplicismi, dall’altra nemmeno dare per scontato il coraggio con il quale ha svolto il suo compito: la Madre di chi ha creato anche lei stessa. Qual è l’atteggiamento di Maria che, soprattutto negli ultimi mesi, ci può essere d’aiuto? Il suo STABAT.
Lo STABAT MATER di solito rappresenta, nell’iconografia, la Maria sotto la croce. Ma se lo prendiamo come filosofia di vita di qualcuno che la realtà la sa prendere così com’è, lo STABAT diventa un FIAT, un sì pronunciato molte volte di fronte alle circostanze più o meno piacevoli.
Questo atteggiamento è valido per ciascuno di noi!
Dice “sì” prima che succeda
Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38).
Non ci succede di voler evitare le imprese di cui non siamo sicuri dei risultati? Un contratto difficile da firmare o una decisione difficile da prendere? Maria non è che non temesse quello che sarebbe accaduto dopo, ma ha detto sì ed è riuscita a stare in piedi di fronte alla proposta più “scandalosa” nella storia dell’umanità.
Dice “sì” prima che veda
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta (Lc 1,39-40).
La difficoltà o la sofferenza dell’altro ci tocca molto di più quando la vediamo. Una spesa da fare per qualcuno che non può muoversi di casa a causa di una malattia, oppure una visita di sabato a qualcuno che non riesce a pulire la propria casa, sommerso dai tanti impegni di lavoro. Un aiuto concreto a qualcuno che si trova in difficoltà è il modo di dire sì, come l’ha fatto Maria.
Dice “sì” prima che capisca
Sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo” (Lc 2,48).
Qualche volta invece, le situazioni che viviamo sono talmente confuse, che veramente non si riesce a capire niente. Qua ciascuno potrebbe pensare ad alcuni periodi della vita (simbolicamente i tre giorni della perdita di Gesù) in cui i problemi di vario tipo invece di risolversi, si moltiplicano e sembra che la via d’uscita, da un tunnel scuro, non ci sia. La domanda di Maria sarebbe legittima nella bocca di chi vive una tale confusione su vari fronti. Il non mollare quando niente va è lo STABAT e/o il FIAT.
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