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Azur Loppiano brand Centro Ave Ceramica Fantasy magazine

Siamo tutti artigiani!

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Ogni anno, a Loppiano, arriva un centinaio di giovani per partecipare alle varie “scuole” che hanno qui la loro sede. Ricevono una formazione a 360° e sviluppano le conoscenze di varie materie. Potendo vivere insieme, poi, allargano la dimensione del loro cuore e la capacità di accogliersi reciprocamente, mentre nel lavoro trasformano i loro talenti in qualcosa di concreto.

La medico che rifinisce le figure al Centro Ave Ceramica, il pompiere che fa partire gli ordini di Fantasy… e tanti altri professionisti che, nel periodo formativo trascorso nella cittadella, lasciano “i propri campi” e si impegnano nei lavori delle piccole aziendine di Loppiano – la fonte di sostenibilità della loro permanenza qui.

Non è sempre un’esperienza semplice, perché comunque richiede di imparare cose completamente sconosciute e uscire dalla propria comfort zone professionale.

Facciamo un giro in varie realtà produttive di Loppiano ed incontriamo i giovani che vi lavorano. Saranno loro a dirci che cosa li fa sentire artigiani.

Possono esserci tanti modi di fare, tutti validi se portano a buoni risultati.

Martin, Argentina

Martin, Argentino, di professione pompiere.

Il suo primo lavoro a Loppiano è stato quello della manutenzione. Adesso Martin fa il magazziniere di Fantasy Loppiano ed ecco cosa ci racconta del suo lavoro: Ho imparato non solo le cose pratiche (imballaggio, etichettatura dei colli, rapporto con il corriere), ma anche di avere l’umiltà per capire che, dietro ai modi di fare (diversi dai miei), c’è tutta un’esperienza di vita delle persone che lavoravano qui prima di me. Ed è per questo che è importante ascoltare e seguire fino in fondo le proposte e le idee dell’altro.

Ci possono essere poche o molte risorse, ma la bravura di un artigiano sta nel non sprecare niente.

 L’importanza della pazienza

Se i giovani che vengono a Loppiano devono imparare i nuovi lavori, ci deve essere qualcuno che glieli insegni. E il denominatore comune di tutte le esperienze lavorative a Loppiano è PAZIENZA. Ci vuole pazienza per chi impara e per chi insegna. Sbagliare è parte integrante dei processi di creazione, ma Nico, dell’Ecuador (di professione cuoco) conferma: “All’Azur Artigianato ho imparato che con pazienza e un po’ di pratica si possono imparare molte cose. Di pazienza e delicatezza parla anche Wislaine, originaria di Haiti, ingegnere in agronomia, e aggiunge: “Per creare qualcosa di bello (lavora nei laboratori di Centro Ave Ceramica) ho imparato a far silenzio.

nico artigiano
Nico, Ecuador
wis ceramica silenzio
Wislaine, Haiti

In ciò che produco ci sono anche io!

Sofia, il medico dell’Argentina, lavorando al Centro Ave Ceramica, ha potuto conoscere tutti i passaggi della catena produttiva. Si sente la terra plasmata da Dio, quando rovescia l’argilla liquida dentro gli stampi; vede la bellezza della rifinitura: “togliendo con delicatezza quello che ‘non va’ posso dare il mio contributo perché la figurina che ho nelle mani possa diventare più sé stessa (Maria più Maria, Giuseppe più Giuseppe, etc.)E aggiunge: “Se lo posso fare con le figurine, quanto più questa dinamica vale per la vita di ogni giorno?Poi, quando le tocca “spugnare” le figurine di ceramica, scopre la bellezza (e l’importanza) della “rugosità” – è proprio la caratteristica che distingue i prodotti di Centro Ave Ceramica dagli altri presenti nel mercato –. Sofia, anche in questa parte del processo, trova le somiglianze con la vita quotidiana: “far vedere le mie ‘rugosità’ non è brutto, è bello, perché i miei limiti fanno parte di me! Accettandoli posso far venire fuori le qualità di cui prima non avevo idea.

Tutti siamo artigiani?

Se con pazienza e delicatezza riusciamo a far fruttare il poco o molto che abbiamo a disposizione, se ogni frutto del nostro lavoro contiene un pezzo di noi, allora sì, tutti siamo artigiani. Perché chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto (cfr. Lc 16,10).