- Autore articolo Di Liliana Frontela
- Data dell'articolo 7 Aprile 2022
“Ricominciare”: un’esperienza fatta canzone
Uno dei brani più significativi della rock-opera “Una storia che cambia”, primo musical del Gen Rosso, Ricominciare ha una storia non meno significativa. Ce ne racconta l’ispirazione Valerio Ciprì, uno dei primi componenti del Gen Rosso e compositore del brano “Ricominciare”.
La sfida che Ciprì aveva nelle mani era quella di scrivere un testo che manifestasse la svolta che il personaggio Emil portava al suo padrone, Mister John. Emil – un clown che, nella sua semplicità era felice di “far ridere” gli altri nonostante provasse anche lui nel cuore il buio e la solitudine. Mister John, un manager a cui importavano soltanto il successo, la carriera e i soldi, anche se il costo fosse stato schiacciare gli altri (come per esempio clown Emil) di cui era invidioso e geloso. Confrontato dalla semplicità della vita del clown, Mister John capisce che la sua è una vita senza senso, e che la svolta viene dal “ricominciare una nuova vita”.
Ricominciare è credere all’amore…
“Avevo le tracce di questa storia davanti e dovevo esprimerla in poesia facendola diventare testo di una canzone”, spiega Valerio Ciprì. Il musicista ha iniziato, dunque, a rivedere la propria vita, le proprie esperienze di caduta, i momenti difficili e come lui ha cambiato rotta. In altre parole, come pure lui ha ricominciato.
“Perché non potevo scrivere una teoria”, continua, “ma dovevo dare un ‘vissuto’ personale. È questa la forza delle canzoni del Gen Rosso: trasmettere una vita, non una formula o un’imbastitura di belle rime. È la vita che sta dietro alle parole, che tocca il cuore delle persone”.
…e sentire che anche nel dolore…
Però, gli restava il dubbio su come esprimere un “ricominciare” che valesse per tutti in qualsiasi situazione possibile. Sapeva dalla spiritualità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e del Gen Rosso, che il “ricominciare” è una chiave di volta di ogni nostra difficoltà. È la spinta a rialzarci quando il dolore ci butta col viso a terra.
Cercando una soluzione per arrivare al testo di “Ricominciare”, Valerio Ciprì girava nella sua stanza a sera tarda. Come esprimere in parole una esperienza così profonda?
…l’anima può cantare e non fermarsi più
La risposta è venuta nel guardare una bacheca in stanza dove c’erano tante foto di amici suoi che erano “già in cielo”, con cui lui aveva vissuto tante esperienze nell’edificazione del Mondo Unito. “Erano persone che con la loro vita ce l’avevano fatta, concludendo la loro esistenza in modo eroico, costruendo la loro grandezza, magari dopo gravi cadute, dopo dolorosi incidenti di percorso, nella fatica della quotidianità e nell’umiltà, restando poi come esempio per tutti”, ci racconta Ciprì.
“Mi sono avvicinato a quelle foto come ci si avvicina alle icone sacre”, continua. “‘Voi ce l’avete fatta!’, mi dicevo guardando i loro visi sorridenti. ‘Voi sapete quale significato ha avuto per voi saper ricominciare!’. Così, penna e foglio alla mano, con la semplicità dei piccoli, mettendomi con l’anima in atteggiamento di ascolto, ho chiesto a ciascuno: ‘Per te cosa è stato ricominciare?’”.
Da quello che sentiva venire dal cuore, “come fosse la loro voce che mi dava la risposta”, Ciprì ha costatato, sorpreso, varie sfaccettature del “ricominciare”. “In quella stessa sera, credo, avevo finito tutto”, ce lo dice. Messi insieme il testo con una melodia del musicista e compositore Mite Balduzzi, nasceva “Ricominciare”.