Presepi Made in Loppiano, fatti in ceramica, legno o di vari oggetti riciclati, raccontano l’essenzialità di una storia da tutti ben conosciuta:
C’era una volta Lui, Lei e il Piccolo…
Racconta Lei:
Da nove mesi che porto il Piccolo sotto il mio cuore… Nove mesi che hanno capovolto la mia vita. Anche la vita di lui… è stato bravo a credere che è successo l’impossibile. Non mi ha abbandonata, anzi, mi ha accolta… e ora prova a trovare le condizioni migliori perché io possa dare alla luce il Piccolo.
Racconta Lui:
Le condizioni migliori per mia moglie… Cerco condizioni dignitose per il parto di mia moglie… Ce l’abbiamo fatta alcuni mesi fa quando era così difficile credere che è successo l’impossibile… Ce la possiamo fare anche ora… Lei non ha bisogno di molto. Ha bisogno che io stia in piedi. Ha bisogno che io le stia accanto. Non molto? L’essenziale…
E il Piccolo?
La Parola sta per diventare carne…
La Parola sta per stare in mezzo a loro… a noi…
Non mi vergogno di essere piccolo…
E oggi?
Oggi la stessa storia è raccontata nel simbolo del presepe. Ogni presepe.
Ma la stessa storia succede ogni volta che in mezzo a due persone nasce intesa, comprensione, compassione, simpatia, un volersi bene non condizionato, gratuito…
Il presepe lo riviviamo ogni volta che lasciamo spazio alla persona che sta accanto, al Terzo che nasce lì, dove nessuno se Lo aspetta.
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